Recentemente
ho ricevuto una mail nella quale l’Agenzia Spaziale Europea mi affidava il
compito di fare la manutenzione del satellite GOCE. Preparai lo zainetto e
salii sul mio shuttle.
A circa 200
km di distanza dal suolo terrestre riuscivo a vedere nitidamente tutte le
persone dei paesi cosiddetti “sviluppati”: erano tutte concentrate e distratte
allo stesso momento.
Questi
individui (non a caso ho utilizzato questo termine) si muovevano
forsennatamente, chi con le cuffie nelle orecchie, chi con sguardo corrucciato sullo
schermo del proprio smartphone e chi perso nel ricapitolare gli
impegni della giornata.
L’uomo
moderno è assente, alienato e se è capace di accorgersene è ancora in tempo per
rimediare. Come? Attivarsi senza aver bisogno di uno scopo.
Ero nel
pieno della mia indignazione quando… speronai in pieno il satellite e poi
sappiamo tutti quello che è successo.
Ho imparato due
grandi lezioni da questo volo di ricognizione:
- Dare sempre la priorità all’integrità del tuo corpo e della tua mente
- Guardare sempre avanti quando si guida uno shuttle
-Boris
"Quando qualcuno cerca, allora accade facilmente che il suo occhio perda la capacità di vedere ogni altra cosa, fuori di quella che cerca, e che egli non riesca a trovar nulla, non possa assorbir nulla, in sé, perché pensa sempre unicamente a ciò che cerca, perché ha uno scopo, perché è posseduto dal suo scopo. Cercare significa: avere uno scopo. Ma trovare significa: esser libero, restare aperto, non aver scopo."
Hermann Hesse
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