Salve visualizzatori di monitor, prima di cominciare a sparare scemenze come al mio solito, volevo premettere di aver pensato a lungo sul fatto che fosse opportuno o meno scrivere questo articolo. Alla fine ho deciso per un si e questo solo perché ho potuto riscontrare un marcato successo delle mie idee riguardo all'argomento di cui mi presto a discutere, ovvero:
Need for Speed
Una serie che nel bene o nel male ha indiscutibilmente segnato la storia dei videogiochi e quella di generazioni dei fan delle corse d'auto.
Ma dov'è il bene e dov'è il male?
Avevo all'incirca sette anni quando ho provato il mio primo Need for Speed ovvero Road Challenge (il quarto della serie)... Un titolo per Playstation che all'epoca ricevette molte critiche, in quanto prendeva a piene mani ispirazione e materiale (quasi una copia) dal gioco precedente (Hot Pursuit), ma che per gli occhi del me bambino fu tutto ciò che avevo sempre desiderato. Grafica da urlo per l'epoca, macchine spettacolari, personalizzazione (anche se accennata) delle stesse, tornei, inseguimenti con la polizia, possibilità di fare tu stesso il poliziotto! Ribadisco il concetto, ero il ragazzino più felice della terra.
Nulla... E sono incazzato.
Scrivo dopo aver provato l'ultimo scintillante titolo della serie, ovvero Rivals, che è anche il primo della nuova generazione di consolle e che quindi dovrebbe segnare un bel passaggio di consegne, novità emozionanti, grafica migliorata in assoluto e... Niente... Non c'è niente.
Questa è una brutta copia di un gioco di macchine, un misto tra Burnout e un Ridge Racer che non è ne l'uno e ne l'altro... Solo cacca, pura cacca, condita da scritte bImB0M1nKi05e e quelli che dovrebbero essere assurdi effetti speciali da urlo... Sapete cosa? Gocce di pioggia che scorrono sui vetri... Anche quando non piove...
Questo non è un gioco, questo è un abominio... E questa sta diventando una recensione di Yotobi.
Il vero problema non è questo gioco, in quanto un passo falso è sempre ammissibile e con molto spirito di bontà, potrebbe essere perdonato, ma è la serie stessa, poiché questo è ormai il sesto parto incestuoso a cui l'EA ha assistito senza muovere un dito. Ora, qualcuno potrà dirmi che alla fine si tratta di una discreta opera, che intrattiene, può essere piacevole a tratti e anche divertire. Tutto ciò non è sbagliato, eppure bisogna considerare due fattori imprescindibili quando si parla di NFS:
Segue ora una rapida carrellata del perché ho affermato ciò facendovi una breve descrizione di ogni titolo dal secondo Need for Speed a cui ho potuto giocare:
- La EA è una multinazionale miliardaria che non bada a spese e che quindi dovrebbe dar vita ogni volta a prodotti fantastici tenendo conto di quanto guadagna e investe,
- Visto che la serie vanta più di 15 titoli, questa dovrebbe ad ogni uscita, se non altro, migliorarsi e fare tesoro dei precedenti sbagli.
Segue ora una rapida carrellata del perché ho affermato ciò facendovi una breve descrizione di ogni titolo dal secondo Need for Speed a cui ho potuto giocare:
Carbon (2006): La continua della storia di Most Wanted, in teoria, in pratica la copia di Fast and Furious Tokyo Drift. Fu il primo vero titolo ottimizzato per all'epoca Next Gen, ha fatto storcere parecchi nasi, ma alla fin fine c'erano ancora degli elementi buoni e novità gustose come l'autosculpt.
Shift (2009): Gare su pista questa volta fatte bene, una bella grafica con particolare cura per gli interni, gradevole e spettacolare, un parco macchine di tutto rispetto con personalizzazione accurata, mi piacque molto e infatti i geni della EA divisero la serie Shift da quella Need for Speed nel titolo seguente, mandando in fumo l'unico lavoro ben fatto nel mare di merda che hanno riversato nei negozi dal 2007 ad oggi.
Hot Pursuit (2010): Un reboot, che all'epoca mi fece leccare i baffi per un anno, durante il quale immaginai le meraviglie che avrei potuto gustare, mentre quello che mi trovai alla fine per le mani fu aria fritta. Monotono, ripetitivo e visivamente appena sufficiente. Negli inseguimenti al posto dei poliziotti avrebbero potuto metterci dei cartonati, non avrebbe cambiato nulla.
Most Wanted (2012): Un altro reboot. Questa volta ero veramente fiducioso, pensavo infatti che non potessero fare peggio di quello che fecero con Hot Pursuit. Inutile dirvi che sono riusciti a smentirmi ancora una volta. Nessuna traccia di quello che fu il vero MW, al suo posto un gioco che potrebbe essere benissimo messo a confronto con quei giochi fatti in Flash che potete trovare sui quei siti internet da quattro soldi con 1000 pubblicità che vi dicono di aver vinto un iPhone... Non sono sicuro che possa uscirne vittorioso. Unica nota positiva l'introduzione al gioco con colonna sonora dei Muse.
Ora avete capito perché sono incazzato?
Progressi tecnologici, anni di lavoro, milioni di copie vendute, per arrivare a cosa? Need for Speed è la prova che come nei libri, nel cinema e nella televisione, il palato del consumatore può rovinare il mondo videoludico rendendo belle idee e proposte interessanti, una infinita serie di titoli tutti uguali che potrebbero piacere solo a chi non riesce a distinguere Mario Kart da Granturismo.
Se potessi fare un appello per gli sviluppatori direi una sola cosa:
FINITELA QUI.
Voi cosa ne pensate?
Non ho giocato a molti di essi però, ho dei ricordi vivissimi del fantastico Underground 2, gioco infinito a livello di storia e soprattutto fantastico, sia per la varietà della giocabilità(street x, sparo, drift ecc ecc) sia per quanto riguarda la personalizzazione delle auto! Resta in assoluto il mio capitolo preferito anche perchè ci giocavo insieme a Boris ;)
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