La domanda è: quanto si è disposti a perdere in termini di privacy in cambio di alcuni benefici, come ad esempio, la sicurezza?
Ultimamente, in preda ad una sorta di isteria collettiva e grazie ai "complottisti" si è diffusa a macchia d'olio in Italia, ma anche nel resto del mondo, la convinzione che, rullo di tamburi...
I governi ci spiano!
Wow, guardate, se alcuni deputati non avessero fatto delle interrogazioni parlamentari sui "Microchippi" nel cervello, non sarei mai arrivato a questa a dir poco inquietante conclusione.
Novantadue minuti ininterrotti di applausi.
Va bene, ok... Basta sfottere.
Non è certo una novità, che al giorno d'oggi qualsiasi cosa noi facciamo può essere registrata, visionata e archiviata in modo tale da poterci fare qualsiasi cosa vi venga in mente (quindi stai attento quando vedi quei filmini lì, perché il portatile monta una webcam).
Il punto è:
- Come viene effettuata questa sorveglianza?
- A quali fini viene effettuata?
Person of Interest
John Reese, figo come George Clooney e pericoloso come Chuck Norris ed Harold Finch, al confronto Napster è Salvatore Aranzulla. |
L'input iniziale è abbastanza semplice e potrebbe essere benissimo riassunto dall'intro che compare in quasi tutte le puntate:
"Siamo sorvegliati, il governo ha costruito una macchina, che ci spia ogni singolo minuto di ogni singolo giorno, la macchina è stata costruita per prevedere atti di terrorismo, ma vede ogni cosa, crimini violenti che il governo considera irrilevanti... Ma noi no."
Il "noi" si riferisce in particolare ad Harold Finch, il costruttore di questa macchina, filantropo, ricco da fare schifo, vive per salvare coloro che la macchina indica e a John Reese, ex agente segreto che mette nelle mani di Harold le sue qualità per prevenire le minacce che si presentano nei confronti dei "numeri" che escono dalla macchina.
La questione qui è molto semplice, se una tale macchina esistesse, sarebbe veramente indecente da parte del governo ignorare il fatto che molti altri crimini, non solo gli atti di terrorismo, possano essere sventati.
La macchina sarà una presenza costante in tutta la serie. |
Da qui una serie interminabile di intrighi e complotti per tener segreta la macchina, che senza addentrarci per non incorrere nel temibile spoiler, si rivelerà essere ben più di una semplice "macchina".
In questo caso la sorveglianza della gente è utilizzata tra virgolette per una buona causa, ma pone l'uomo di fronte al dilemma di dover decidere del destino di vite ignare, considerando alcune rilevanti e altre meno.
Un altro tema trattato è quello del "Deus Ex Machina". Provate infatti per un istante a concepire una intelligenza o un uomo che abbia il potere illimitato di vedere tutto e tutti e di prevedere ogni cosa.
Lascio a voi immaginare le possibili implicazioni di questi concetti per una eventuale trama di una serie.
Nel vasto e variegato mare delle "TV Series", Person of Interest si colloca nella categoria da me battezzata "Semiseria" ovvero questa tratta di temi drammatici e anche di violenza con tono non troppo pesante, aggiungendo siparietti davvero gustosi e non fuori luogo.
La consiglio vivamente a tutti.
Watch Dogs
Aiden Pierce da semplice hacker diventa una specie di giustiziere. La vendetta non sarà il suo solo fine, anche gli scippatori non hanno scampo. |
Alla fine tutti hanno potuto constatare come la Ubisoft (Software house produttrice di Assassin's Creed tra tutti i giochi) ha fatto un bel lavoro, sia a livello visivo che per quanto riguarda il gameplay, la cui particolarità è insita nella trama stessa.
Il gioco è ambientato in una Chicago fantasiosa, dove una ditta ha posto, come in una specie di beta test, l'intera città sotto la protezione di un sistema, il CTOS, che monitora e raccoglie i dati di ogni cittadino. Ma questo grande controllore in realtà viene utilizzato per scopi molto meno nobili.
Bande criminali, politici assetati di potere e imprenditori senza scrupolo ne fanno la perfetta fonte di informazione per i loro loschi scopi.
Il protagonista è l'hacker Aiden Pierce, il cui obbiettivo è, dall'inizio del gioco, quello di vendicare la morte di sua nipote in un incidente stradale provocato da dei tizi che volevano farlo fuori a causa di sue attività non proprio oneste. Le abilità del protagonista di hackerare il sistema CTOS potranno essere usate per controllare la città a proprio vantaggio, chiudendo ponti, propagando blackout o facendo esplodere centraline elettriche...
Quel bastoncino lì fa più male di quanto non si creda. Il caro giustiziere mascherato non risparmierà certo la dose di denti rotti. |
Tornando al dibattito morale, nel gioco si fa riferimento tantissime volte al problema rappresentato dalla privacy.
Qui lo strumento rappresentato dal "sistema" è usato dai criminali della città per il proprio tornaconto. Una cosa che a conti fatti può valere anche per la realtà dei giorni d'oggi. Immaginate le informazioni di Google in mano ad una banda di criminali!
Quindi la domanda è sempre la stessa...
Vorremmo avere un "guardiano" che possa essere in qualche modo corrotto?
O per dirla come Giovenale: chi controllerà i controllori?
1984
Sicuramente è il libro più letto dai complottari e loro amici.
No, quello non è un concorrente del Grande Fratello televisivo. |
Se fate un indagine, chiedendo a chi vi si para davanti se pensa di vivere in un regime, questi vi dirà di si.
Poi ci sono quelli che vogliono i bei vecchi regimi di una volta... Ma si sa la madre degli idioti è sempre incinta, quindi andiamo avanti.
L'intero libro è caratterizzato dalla presenza, inquietante e perentoria, del grande fratello, un'entità quasi eterea, una specie di Dio, che controlla ogni cosa...
In realtà non credo che Orwell avesse in mente sistemi informatici alla sua epoca, ma più che altro, voleva rimettere in guardia il mondo dai pericoli dei regimi autoritari, di qualunque bandiera essi siano, perché si sa la gente dimentica facilmente la propria storia.
Quindi il punto focale, checchè se ne dica, non è il controllo fermo e sempre presente fatto dallo stato sui cittadini, ma sul pericolo che un simile potere possa rappresentare se a servizio di un sistema autoritario come appunto quello di 1984.
Fare urlare la gente, insultare il nemico senza pietà. Chi vi ricorda? |
Privacy de che?
Ora, purtroppo per voi, sono costretto a fare alcune considerazioni personali su tutta la storia.
Ritengo che la questione della "privacy" sia una grande e immensa bufala.
A meno che non viviate su di un eremo in Tibet senza nessuna possibilità di contattare il mondo esterno (nel qual caso mi chiedo come tu stia facendo a leggere questo post) nessuno può scappare dalla presenza di un "guardiano" o comunque alla possibilità di essere tracciato, spiato, segnalato e quant'altro.
Non servono microchip impiantati sottocute, il vostro smartphone è lo strumento ideale per qualunque entità abbia deciso di spiarvi.
Lo abbandonate?
C'è una telecamera dietro l'angolo che vi spia, o il telefono di un'altra persona che intercetta la vostra voce.
In poche parole: non avete scampo!
Quindi la questione diventa: come viene usato questo potere da chi ci controlla?
Vi dico la verità, qualsiasi cosa facciano con i nostri dati non potremmo mai saperlo e scandali abbastanza recenti come il "Datagate" non possono a mio avviso che intaccare solo la superficie di ciò che può esserci dietro.
Personalmente io non ho nessun problema a rinunciare a parte della mia cosiddetta "privacy" in cambio della sicurezza che domani un terrorista non salga con una bomba sul mio autobus, o che se un giorno io rimanga disperso in un pozzo o in mezzo ad un ghiacciaio possano ritrovarmi grazie al mio cellulare.
Diffidate da chi pretende la privacy assoluta,
Potrebbe avere qualcosa da nascondere.
Voi cosa ne pensate?
-Mikoski
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